Partenza alle 8,dopo una buna colazione, lasciamo i bagagli piùpesanti in albergo e partiamo per Kong Island. Ci accoglie ‘hounnomecosìlungocheteloscordersti’ quindi chiamami Jack e il driver, minivan di lusso, nuovo, doppia porta, sedili larghi e reclinabili, sarà un bel viaggio penso…. e così è stato. Jack assomiglia a Sylvester, cantante gay di discomusic, e anche Jack è gay, poco male, è simpaticissimo, e al contrario della guida di Vientiane non la smette mai di spiegare, parlare, ridere e cantare! Arriviamo dopo circa un’ora a Vat Phou, sito archeologico della regione, incredibilmente bello, veniamo dalla Piana delle Giare, Ankgor, e l’anno scorso abbiamo visto Misong, ma qui le piscine reali 800*400 metri, il viale del re e della regina adornate dai simboli di fior di loto, ma Jack mi fa’ notare la forma fallica e noi rinominiamo subito ‘Cicci Promenade’ in onore anche dei francesi che in questa terra ci sono rimasti per molti anni, poi la scalinata dei 77 gradini, che li puoi salire a pancia piena, altrimenti non ce la fai(questo lo dice Jack) e che diventi giovane quando le fai, le palme e i frangipani che ti accolgono e incoronano il tutto, l’acqua curativa, che sgorga dalla montagna, e che ti devi bagnare la testa e avrai fortuna e salute, i palazzi degli uomini e delle donne, malgrado in evidente stato di degrado con i loro stupendi bassorilievi, la roccia dei tre elefanti (Ma uno non hanno fatto a tempo a farlo!) La pietra del sacrificio, dove una vergine veniva sacrificata e bruciata (e lo faceva volentieri, perchè sarebbe andata in paradiso),ma se il fumo non saliva dritto, allora non era vergine, e quindi veniva sacrificata un’altra. (qui Jack ci ha raccontato che la prima volta che è stato qui,all’altare dei sacrifici, ha avuto un sussulto. Poi la notte stessa ha avuto un incubo, lui era una donna ( e qui ci avrei scommesso) ed indossava un bel vestito, ma era insaguito da due uomini che lo hanno sfregiato al collo, e qui ci fa notare la cicatrice che ha sul collo, ci dice che c’è l’ha da sempre, e che non è un taglio (noi la chiameremmo voglia) nemmeno il dottore glia ha mai dato una spiegazione, ha dovuto andare da uno Sciamano, che gli ha detto che lui in passato era una donna (sic) e che era stato appunto li… mah.
Durante la salita ha raccolto un sacco di fiore di frangipani, e ci ha detto che medimente solo 10 fiori all’anno hanno 4 invece dei classici 5 petali, e chi li trova è fortunato… e pensare che noi a Valdagno, ne abbiamo trovato 1, e vedendo che ne aveva solo 4, lo abbiamo buttato…. era mal forme!
Dopo la visita, ci siamo fermati a mangiare sulla riva del Mekong, pesce alla griglia, pesce alla laotiana (piccante) stiky rice e … LaoBeer 78000 kip, un pò più caro del solito, ma si il pesce costa (6,5 euro)!
Poi abbiamo preso il traghetto per passare il fiume, qui il nostro tour sarebbe finito,ma visto che siamo fortunati (dice Jack) ci porta a vedere come raccolgono e fanno lo zucchero di cocco, (lo raccolgono sulla sommità della palma, mettendolo su del bamboo con il fondo bruciato, perché non fermenti) poi lo cuociono, fino a far evaporare tutta l’acqua e ne fanno come delle grosse caramello mou, assaggiamo sia il succo appena preso (strano, sembra miele affumicato) e poi la caramellona, all’inizio dolce, poi con un gusto leggermente pungente, bello, anche se fa’ caldo.
Una visita al mercato, in cerca di Mangostano, frutto miracoloso, per Sandro aka Teskio, ma non li troviamo.
Poi già al fiume, una coca-cola e ci godiamo il tramonto…. bello, anche se fà caldo.
Arriviamo alla guest House, accogliente, non nuovissima, ma accogliente, la stanza la numero 10 è enorme, bagno e clima, (la guida dice che costa 6 dollari), doccia, riposino, e cena.. Sempre sulla riva del fiume, a 50m, 2 noodles con verdure e pollo e Laoberr 40000 kip, passeggiata, tentativo di fare le foto alle stelle, non c’è inquinamento luminoso e quindi sono splendide, ma sono senza cavalletto e sensa telecomando, quindi la posa più lunga che la mia D10 mi consente non è abbastanza. Poco male, in stanza ho tutto quello che mi serve, arriviamo,preparo tutto…. scatto e finite le pile del telecomando (le ho finite alla cena palladiano, e mi sono scordato di cambiarle), poco male comunque, io le ho viste.. non sempre fotografo tutto quello che mi piace, altrimenti sarei pieno di miei autoritratti!
A nanna,non carico apparecchi e non scarico foto… ho ancora una buona autonomia, e sono stanco, il caldo qui è troppo caldo!
Sabaidee