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Æolia Blog

Cambogia & Laos ? Si grazie – Giovedì 12 Novembre – Giorno 11 Vientane City Tour

Posted in: Aeolia News

Alle 9, siamo già sul nostro minivan, l’albergo in cui siamo il Lao Hotel, è (per dirlo come l’ho detto alla guida) un vecchio elefante ozioso e stanco, (non funziona il clima, le luci sul letto non vanno, non esce acqua calda dai rubinetti, ma solo dalla doccia, la vasca è rotta, il tubo della dociia è allentato), è come se si fossero dimenticati della manutenzione. Abbiamo fatto una colazione semplice, devo dire forse la non migliore fino ad oggi, l’unica cosa piacevole è che c’è una grande vasca piena di pesci enormi  (credo che alcuni siamo più di 30 chili) che gradiscono molto i pezzi di pane che gli lancio…La guida è giovane, e ci accoglie con un sorriso, in un inglese molto ‘olientale’ ci spiega subito il  tour, e quindi partiamo. Visitiamo l’unico tempio rimasto il Wat Sisaket, (sembra che ogni città ne abbia uno..) con all’interno oltre 6mila  statue di budda, e dove c’era un budda di smeraldo, che è stato ‘rubato’ dai thailandesi e che ora si trova a BKK (mi sembra che due anni fà siamo anche andati a vederlo), il tempio è interessante, e forse di cose da dire ce ne sono molte, ma in quattro e qua trotto lo visitiamo. La nostra guida è forse un po’ troppo sbrigativa, poco male abbiamo la nostra bibbia (LP) che ci dà le notizie mancanti. Quindi visita lampo al tempio imperiale (fatto negli anni 60), quindi siamo dati a vedere That Luang Stupa (simbolo si Vintiane),un stupa dorato, fatto dai francesi, e che non l’hanno fatto proprio come si doveva, la forma e l’ingresso non sono strati fatti con cura, ma poco importa, sono FDM e và bene così, anche perché in quel periodo governavano loro.. Comunque anche all’interno di questo stupa (Forse) ci sono le ceneri di Budda, (certo che di Budda devono aver fatto propio un bel falò, se ogni stupa ne contiene un po’), poi siamo saliti sull’arco di trionfo il Patuxay Monument, 7 piani per salire la cima sotto la canicola estiva, ma li abbiamo saliti tutti di un fiato. E qui la visita alla città di Vientiane è finita, sono le 11, cosa resta da vedere in città? Poco o nulla, quindi tra me e me penso, Vientiane alla fine assomiglia un pò a Valdagno ( e non me ne vogliano i Valdagnesi), a Valdagno arrivi, vedi la chiesa principale, l’ingresso del tunnel che collega Valdagno a Schio,  la piazza Centrale (con dei buoni bar e caffè), il monumento a Marzotto e….basta, o torni indietro oppure vai a vedere un’altra cittadina, magari S.Quirico o Recoaro Terme già che sei per strada, ma questo è tutto un’altro discorso.

            La guida controlla il nostro itinerario e … scopre che abbiamo un altra parte di tour, in countryside,m con visita al Buddha Park, menomale! Dopo circa un’ora di viaggio arriviamo al parco, qui si paga l’ingresso altre che per persona, anche per fotocamere  e videocamere 3000 Kip, circa 25 centesimi (non male come idea), il parco li vale tutti comunque, qui un istrione, monaco ha cercato di fondere le religioni, buddiste e Hindu in statue mistiche, tra cui una zucca enorme con 3 piani, l’inferno, l’uomo e il paradiso), un Buddone lungo quasi 40 metri, un’altro alto almeno 15, e poi un infinità di divinità, una cosa unica, che (per me) salva Vientiane dalla banalità. Pranziamo per strada, e solita zuppa, ma stavolta di eggnoodle e maiale, e immancabile laobeer, costo ? 26000 kip (il posto dove abbiamo spese di meno, ma visto il posto…)

Dopo pranzo ci siamo fatti accompagnare al vecchio mercato (che anche qui chiamano morning market), affiancato al mercato anche un centro commerciale, ma abituati a quelli italiani, questo è meglio dimenticarlo…. anche il mercato non mi attrae più di tanto, sarà perché siamo stanchi o perché è caldo umido. ma non facciamo grandi spese e io faccio poche foto. Torniamo verso l’albergo, ma solo dopo una pausa in un bar per rinfrescarci (leggi Laobeer). Quindi albergo, doccia e via per vedere il tramonto sul Megong, altra cosa a favore di Vientiane! La riva del fiume è suggestiva, il tramonto addolcisce e pennella di arancione, alcuni ragazzi solitari, con l’ipod si siedono sulla riva a meditare, Io ? Scatto foto a raffica, sia normali che IR. l’IR al tramonto, almeno sul piccolo schermo della mia Canon, crea un atmosfera particolare non vedo l’ora di vederlo su uno schermo più grande. E’ strano osservare che  dall’altra sponda ci sia la Thailandia, la ricca Thailandia con milioni di turisti, con le sue leggi libertine, il paese del sorriso, quando non passano i tuk-tuk o i camion , senti i canti e le musiche dall’altra sponda, basta attraversare il fiume è sei nel triangolo d’oro. Da questa parte del fiume ci sono una miriade di piccoli ristoranti che con cucina a vista (leggi signora davanti a grossa pentola di brodo, prepara le noodle soup, e li vicino altra signora che gira sul piccolo bbq, gamberi, pangasio e calamari), LaoBeer e frullati di frutta, si avvicendano, uno ogni 10-15 metri, tutti offrono più o meno le stesse cose, e allo stesso prezzo, (qualcuno ha anche le rane, qualcuno fa anche carne, altri hanno anche grossi scampi) Il tutto è molto coreografico, ma è presto per cenare (purtroppo, e ce ne pentiremo), ci avviamo verso il centro, e dopo saltando i vari ristoranti indiani, pakistani, libanesi, francesi e italiani, Rosi decide per un ‘listolante’ cinese. Qui prendiamo morning glory con riso e e maiale, e yellownoodles, con anitra e verdure stufate.. e …Laobeer, tutto buono, ma non eccelso,paghiamo circa 3 euro, abbiamo cenato leggeri,perché vorremmo mangiare qualcosa di dolce, ritorniamo verso il fiume, e a malincuore vediamo tutto quel ben di dio che stanno cucinando, peccato non aver aspettato un po’…. girovaghiamo in lungo e in largo ma cose dolci non ci sono,,,, per fortuna vicino all’albergo friggono qualcosa dall’aspetto vagamente dolce, così ci fermiamo e prendiamo 4 tipi di bomboloni, al sesamo, normali, con i fagioli (dolci) e zuccherati.4000 kip. Non sono male, ma non sono nemmeno la fine del mondo, sembrano i nostri krapfen, senza crema, meno soffici e…. meno buoni. Sono un pò pesanti, quindi ci fermiamo a prendere una coca (che a mè fà digerire anche i sassi) e Rosi un frullato di banana. 11000 kip. Con questo siamo sazi, si torna in albergo, domani sveglia alle 5, alle 7,30 l’aereo (un fokker a eliche) ci porterà a Pakse.

Sabaidee

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