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Æolia Blog

Dicono di Noi da Il Mangione

Posted in: News

Ecco come si scrive una recensione!

http://www.ilmangione.it/recensioni_all.php?id_ricetta=&id_recensione=&id_rist=43781&id_recensione=

(per chi non vuole andare su il mangione)

Io e un amico avevamo cenato in questo ristorante in una serata fredda d'inverno di tre anni fa. Il ricordo rimase piacevole, pur essendo gli unici commensali in sala. Decidiamo di riprovarlo a distanza di tempo considerato che il ristorante è inserito nel circuito “Ristoranti che passione”.

 All'ingresso si apprezza immediatamente “la ventata di aria fresca” proveniente dalla particolarità dell'edificio cinquecentesco (decorato ed affrescato) che sfrutta un sistema di ventilazione “naturale” proveniene dalle cavità dei Colli Berici e che rende il posto fresco d'estate e mite d'inverno. La sala principale accoglie una serie di tavoli preparati con tovagliati rosso bordeaux e bianco; un abbinamento cromatico elegante e ben orchestrato con gli arredi e le travi a vista del soffitto decorate con varie (e forse eccessive) suppellettili in rame battuto.

 Veniamo fatti accomodare con cortesia da un giovane cameriere il quale ci porta il menu, anche se avevamo già valutato anticipatamente le diverse proposte della cucina sul sito del ristorante. Ordiniamo alla carta, chiedendo in anticipo un cestino di pane caldo e dell'olio di oliva per accompagnare il pane. Purtroppo l'olio non è mai arrivato e il pane, pur vario e sfizioso, ci è stato servito dopo l'arrivo degli antipasti.

 Antipasti: delle Valli con funghi di bosco e di Maranello; asparagi mimosa con crudo di Montagnana. Due piatti estremamente semplici: buona la materia prima, ma la polenta era mal riscaldata e un po' rinsecchita. Il secondo antipasto, anch'esso semplice, non denotava particolari entusiasmi: buono il prosciutto ma non altrettanto l'asparago, il quale è stato impossibile consumarlo tutto dato che la parte inferiore – dura, non era stata mondata. Nessuna esaltazione di gusto.

 Primi piatti: Taglierini al tartufo con piselli e trofie al ragù di punta estrema; apprezzabile l'abbinamento dei pisellini (un po' rinsecchiti dall'eccessiva cottura) e il profumo del tartufo, anche se il piatto nell'insieme sarebbe potuto risultare più morbido e amalgamato; le Troffie al ragù non hanno offerto particolari apprezzamenti di gusto. Eccessiva la porzione.

 Secondi piatti: Fajitas di pollo in salsa piccante con rostibacon e baccalà stufato agli asparagi e piselli con polenta di Maranello. Particolarmente gradevole la fajitas di pollo, leggermente piccante e con buon contrasto di gusto; eccessiva la quantità.

 Abbiamo accompagnato la cena con un calice di Tramot e uno di Sirocho. Abbiamo rinunciato al dessert.

 Conclusioni: mise en place curata ma non pregevole: doppio calice per vino e acqua, triple posate; i calici rovesciati a stelo in su non offrono il massimo dell'eleganza alla tavola e le posate sono eccessive – possono tranquillamente essere sostituite ad ogni portata.

Maggiore attenzione al servizio: il salino già presente in tavola e la classica formaggiera con il parmigiano grattugiato (non di buona qualità e raffermo) sono complementi di un servizio da trattoria piuttosto che di un ristorante. Modesta e poco studiata l'architettura con cui sono presentati e combinati gli elementi nei piatti.

 La carta del menu, in piccolo formato plastificato – comprese le pagine – sarebbe più adeguato per una pizzeria (la plastica a tavola è deplorevole). Locale da consigliare per cene di lavoro, feste di famiglia e per chi una cucina tradizionale – pur originale per la delle materie prime (in particolare le carni), senza particolari esigenze di gusto e studio culinario non ricercato. Il rapporto qualità-prezzo è davvero ottimo.

Prezzo:     30

Terremo sicuramente nota delle   nostre' mancanze', in attesa di un'ulteriore visita dei nostri due clienti. Avrei qualcosa da ridire su qualcosa, ma sarebbe di parte. Anzi una la dico… il non è di plastica, ma in carta, forse è stato confuso il listino della gelateria con il menù del ristorante ?

 

capzicco

Luca

One Comment

  1. Volevo rispondere al signore che ha scritto la recensione qui sopra, io in quanto cliente del ristorante e anche cuoco posso dire che il servizio che danno e i piatti sono ottimi. 1-i bicchieri vengono girati successivamente, cioè all’arrivo del cliente per far si che allì interno del calice non si depositi la polvere, quindi è per un senso di igiene, basterebbe che si leggesse qualche libro riguardante la mise en place della sala per saperlo, poi lo trovo elegante personalmente. 2-il pane viene portato successivamente in quanto deve appunto essere scaldato, ma non solo, viene portato dopo anche per un fatto di logica se ci pensiamo un attimo, perché può capitare che il cliente cioè noi ci riempiamo la pancia con il pane e poi l appetito diminuisce e non si apprezzano i piatti. 3-cosa vuole intendere con polenta rinsecchita? E’ un controsenso il suo, se la polenta e rinsecchita vorrebbe dire che e stata scaldata troppo trovate? Se vogliamo essere pignoli poi, la polenta e buona si per la cottura giusta della farina e la quantità d’acqua rapportata ad essa, ma se fatta in fetta e abbrustolita come dice la parola DEVE fare la crosta, sennò e polenta lessa, la quale fa proprio pena, magari lei signore però preferiva una polenta molla al cucchiaio…… Per quanto riguarda gli asparagi su questo le do ragione, so benissimo che sono “filamentosi” di loro, ma avrebbero dovuti essere mondati meglio e un po’più gustosi. Se posso consigliare ai due cuochi, suggerirei di cucinare gli asparagi in un brodo vegetale non molto forte di gusto ma che rafforzi quello degli asparagi. 4-vorrei capire cosa intende sul fatto che i taglierini dovevano essere più morbidi e amalgamati, in quanto pasta all’ uovo, proprio non riesco a capire come abbiamo fatto a non arrivarle della giusta cottura visto che appena sono cotti diciamo che vengono a galla. Sulle trofie non ho nulla da dire in quanto non le ho mai degustate. 5-nei secondi non ho mai riscontrati problemi, anzi sempre molto gradevoli e gustosi, porzioni giuste e non eccessive, ma neanche scarse, devo dire pero che trovo improbabile che le abbiano date abbondantemente fajitas , visto che la porzione della carne come secondo va dai 180 ai 200 grammi a porzione, magari sembravano tante perché hanno un volume elevato….per i dessert io personalmente li avrei consigliati in quanti eccellenti ma magari sono io goloso…….6- il menù non e plastificato, magari si confonde con una pizzeria…anzi il menu e molto curato, in quanto presenta lo stemma sul fronte e gli angoli in metallo, sembra purtroppo pero che non tutti se ne accorgano…….cordiali saluti Lello

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