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Uaterluu stescion – (Waterloo Station)
Come avevo accennato la volta scorsa, a fine gennaio per festeggiare il compleanno di Rosi , chiudere degnamente la stagione 2008 e prepararci mentalmente per questo 2009, dopo quasi 30 anni sono tornato a Londra. Ne è passata di acqua sotto il Tamigi in tutti questi anni, ma gli inglesi non sono cambiati poi molto.
Siamo partiti alla volta di Londra usufruendo di un volo low-cost della easy jet, prenotando con largo anticipo abbiamo avuto un buon prezzo sul volo, e abbiamo quindi speso qualche sterlina in più per l’albergo. Partiti da Venezia alla volta di Gatwick, dopo aver espletato tutti i controlli e passato il controllo documenti ci siamo diretti alla biglietteria delle Regie Ferrovie. Li abbiamo chiesto 2 biglietti andata e ritorno per Waterloo Station, complice il jet lag, oppure il fatto che sono straniero, e ultimamente parlo con americani, la mia pronuncia di Waterloo non è stata molto corretta, infatti mi ostinavo a chiedere dei biglietti per ‘uaterloo’, li l’addetta ai biglietti mi guardava come se io venissi da Marte e parlassi una lingua incomprensibile, allora abbiamo mostrato il nome dell’albergo dove dovevamo andare, e mostrato il nome della stazione, mi ha guardato e ha detto ‘Uaterluuu’ ! Bene, da quel momento per tutto il soggiorno, ogni volta che siamo saliti in metropolitana e sentivamo gli annunci per Waterloo Station, non potevamo che pensare alla nostra pronuncia da bestie del continente. Ma si sa gli Inglesi son fatti così. Sarà il fatto che hanno il re, che sono un isola, che sono stati un grande impero, che non hanno voluto far parte di Eurolandia, che hanno avuto lotte interinali con l’Irlanda, e che tuttora vivono nel terrore del terrorismo, hanno quel senso di superiorità che molte volte li rende poco simpatici, anche nel cibo. Nel 1978 ero ospite/studente a Eastbourne e, quando la signora che ci ospitava venne a sapere che ero un cuoco, mi ha messo subito ‘sotto’, mi ha fatto preparare vasi e vasi di conserva, ragu e salse, un giorno mi chiese come mai quando lei preparava la pasta, non veniva mai come la facevo io, eppure lei seguiva le istruzioni alla lettere. Acqua, sale, buttava la pasta, accendeva il fuoco e faceva bollire per i minuti che erano scritti.. nessuno le aveva insegnato che la pasta va buttata quando l’acqua bolle!. Le consiglia di prendere appunti su ogni cosa che facevo, e quando tornai in Italia le spedii un libro Veneto in Bocca, in Veneto, Italiano e Inglese. Chissa se poi ha imparato a far da mangiare! L’anno prima nel 1977, mia prima trasferta in Inghilterra ero a Farnborough, dove non mi è stato permesso di fare nulla, ero in una famiglia di militari, con molti figli e pochi soldi, quindi si mangiava sempre Corn flakes, budino al rabarbaro, jelly, fish & Chips, porrige, patate e pane, succo d’arancia e insalate, ma nonostante tutto erano buoni con me a volte venivo presentato a Italiani, e mi è capitato che mi chiedessero dove avevo imparato l’ITALIANO! , sarà stata la mia stazza, i capelli biondi e la carnagione chiara ma a tutto sembravo, meno che Italiano.
Ma torniamo alla Londra di oggi, molto meno caotica di anni fa, per certi versi migliore, non sono nemmeno i Punk!, Portobello Road al lunedì è praticamente deserto, Piccadilly ha sempre il suo fascino, ma anche qui è tutto meno caotico, domenica sera certi ristoranti non sono pieni nemmeno li!
Abbiamo mangiato sempre bene, e pagato il giusto, solo in una circostanza abbiamo pagato ‘salato’ ma era un ristorante frequentato quasi esclusivamente da Italiani, quindi gli Inglesi si son fatti furbi! Se posso dare un consiglio Adams Rib, vicinissima a Piccadilly merita una visita, ambiente accogliente, cibo e atmosfera inglese, prezzo equo servizio celere, e di fronte un bel pub dove andare a mangiare le bread ball con il,manzo o il pollo. Da evitare quindi la Aberden Steak House, con prezzi e pietanze italiane. Sempre che non abbiate così tanta nostalgia di casa.
Ho potuto ammirare e salire sulla London Eye, consigliabilissima, abbiamo camminato a lungo per Londra, visitando parchi e monumenti, molti posti hanno rievocato in me ricordi sopiti, altri posti invece non hanno sortito molto, ho rivisto con piacere Harrods, dove ho potuto ammirare e fotografare un bel po’ di mercanzie, a dire il vero non ho fatto moltissime foto, ma dopo tutto a Londra ci siamo stati meno di 100 ore.
Devo dire che fino al momento della partenza tutto è andato per il verso giusto, abbiamo avuto addirittura 2 giorni di sole, cosa rara a Londra specialmente d’Inverno. Il lato negativo ci è successo a poche ore dal rientro… Praticamente, malgrado ci fossimo preparati con tre ore di anticipo, ci è stata data un indicazione sbagliata sul treno da prendere al ritorno, e ci siamo trovati Brighton, e siamo arrivati in aeroporto 35 minuti prima della partenza, e la EasyJet chiude i gate a meno 40 minuti, li abbiamo provato a chiedere uno strappo alla regola, ma ‘uaterluuu’ sono Inglesi, ho chiesto cosa si poteva fare, e ci è stato detto di tornare la mattina successiva alla 6 e prendere l’aereo successivo, pagando un sovraprezzo di 20 sterline, ho chiesto di avere il biglietto, ma mi è stato detto che l’avremmo potuto avere la mattina seguente, ho chiesto dove poter passare la notte e mi è stato detto,qui, in aeroporto! Quindi armati di pazienza, abbiamo avvertito a casa del ritardo e ci siamo cercati una panca per passare la notte. Alle 5 e mezza siamo andati a metterci in coda per prendere il biglietto, arrivato il nostro turno e raccontato l’accaduto, l’addetto ci ha fatto presene che è la loro ‘policy’ , ‘uaterluu’, e che non aspettano mai nessuno, io ho fatto buon viso e cattiva sorte e ho chiesto i biglietti.. mi è stato detto che non erano 20 sterline, ma 5, meglio dico, fammi il biglietto, e lui, no, ora non posso farlo a 5, ma devi pagarli pieni, perché chiedo io ? Perché dovevate venire qui alle 4, io faccio presente che non ci è stato detto, e che abbiamo passato la notte a pochi metri da li, e che non ci costava nulla venire prima… comunque nulla da fare, la ‘policy’ recita così, dobbiamo pagare il prezzo intero e poi sporgere reclamo… faccio notare l’assurdità della cosa, ma niente da fare sono irremovibili, vabbè, chiedo i biglietti, farò reclamo poi. L’addetto guarda l’orologio, spiacente, mancano 38 minuti al volo, i gate sono chiusi, la ‘policy’ della compagnia recita questo. A questo punto mi sono un po’ alterato, ho chiesto se stava scherzando, ma così non era, avremmo dovuto aspettare altre 12 ore. Okkey, fammi i biglietti con le 5 sterline di sovraprezzo, impossibile, l’agevolazione praticamente viene data solo per il primo aereo raggiungibile, dovete pagare intero 220 sterline, comunque se fate la prenotazione via internet ne risparmiate quasi 35. Non ci credo! Sarete anche Inglesi, ma .. prendo il portatile, www.easyjet.com e prenoto il volo, risparmiamo 34 sterline, ci prepariamo per passare altre 12 ore in aeroporto, siamo esausti, abbiamo bisogno di una doccia. Poi finalmente riusciamo a prendere l’aereo e torniamo a casa,30 ore dopo. Londra ci ha talmente delusi per questo che ho voluto vedere le foto solo 3 giorni fa. Sicuramente per il primo aereo la colpa è stata nostra, ma il secondo ci lo hanno fatto perdere di proposito.
E Pensare che molte volte gli stranieri alla fine del pasto mi chiedono il ‘Canto’ e io mi ostino ad essere aperto e disponibile e porto il conto, dove magari loro vorrebbero un bel Canto…. Chissa cosa amano gli stranieri,Nel Blu dipinto di blu, o Azzurro ?
Proseguono le proposte ‘A tutte le ore‘. la proposta a Mezzogiorno con il Menù Palladio, la serata mensile di Musicando, le serate a tema, abbiamo cominciato ad usare lo spiedoil servizio d’Asporto come Il Sundine alla domenica sera soffrono ancora di giovinezza, e non sono ancora ben conosciuti.
Mi scuso con tutti quelli che mi hanno scritto e che purtroppo non ho risposto, ma ll progetto “Desinar per Costozza”, è ufficialmente partito, con il patrocinio del Comune di Longare in primis, i biglietti saranno in vendita dalla settimana prossima, se volete prenotare il vostro cliccate qui, oppure telefonate al 0444555036 per informazioni
I piatti mai proposti:
Salsicce di Maiaòe ao brococli Fiolari con polenta e cavolo brasato, pane al rosmarino con patè di piccione tartufato, sardine in saor con la rucola, talierini al tartufo con lardo e gallinelle, riso ocadella e pistacchi, bigoli mori con raperonzoli e seppioline, sfogliata di piccione, sottopancia di maiale, fajitas di pollo miele e balsamico, filetto di s.Pietro con patate e timolimo.
Non male nememno per Febbraio
Bene, ho quasi finito, mando il menu nerl web e faccio partire le email alla prossima
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Luca
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